
UNITED STATE OF AMERICA

L'Ovest ed i parchi naturali - 2^ parte
19 AGOSTO
Passata l’arrabbiatura per l’incidente di ieri, stamattina alle 5 mi sono svegliato. Volevo essere l’unico e quindi ho fatto in maniera che nessuno mi sentisse….mi sono vestito e sono uscito con cavalletto, macchina fotografica e cinepresa. Nella casetta vicino alla nostra c’erano degli orientali, anche loro già fuori con tanto di attrezzatura fotografica. Non ho fatto in tempo a sistemarmi che subito dietro di me arrivano cognato, cognata e moglie…..Accidenti volevo fargli una sorpresa e chiamarli dopo ed invece…..ma ecco che spunta il sole….
Le ombre della Monument Valley vengono accecate da una palla rosso fuoco. Che spettacolo…che meraviglia….restiamo a guardare in silenzio. Sono le 5.30. Fa anche freschino. Il sole rende la montagna dietro la nostra casetta rosso incandescente….che meraviglia. Resto in silenzio e nella mia mente mi sembra di sentire i canti Navajo…i canti indiani…. E’ incredibile come questo posto ti porti fuori completamente dal mondo. Dopo le nostre foto rientriamo in casa. Sistemiamo le nostre cose e poi ripartiamo. Alle 11.00 dobbiamo essere a Page ma prima di prendere vogliamo andare a vedere il famoso luogo di Forrest Gump. Dista circa 5 km ed è forse uno dei wallpaper più famosi al mondo. Ci arriviamo e nello stesso posto incontriamo una compagnia di motociclisti tutti borchiati con giubbotti in pelle tutto rigorosamente Harley Davidson. Che bello così facciamo una bella foto ed una ripresa con questi motociclisti americani….si perché per me erano americani sino a quando non hanno aperto bocca “alora fioj andemo o cossa? Xe un’ora che semo fermi qui”. Altro che americani erano veneti e così scambiamo qualche parola. Dopo dieci minuti partono tutti insieme sulle note del Boss “Born in the USA” ed all’urlo unanime di “Ciao Mona”. Simpaticissimi.
Facciamo le foto di rito e poi via per Page. Sono circa 200 Km e non di autostrada quindi il tempo non è proprio tanto. A Kayenta ci fermiamo per la colazione. Incontriamo diversi scorci che meritano di essere immortalati. Una cosa che abbiamo notato è che qui le gallerie non vengono utilizzate. Bisogna attraversare una montagna??? Bene si taglia facendoci passare la strada. Arriviamo a Page alle 10.30 ed andiamo subito in centro al paese dove c’è l’ufficio della ANTELOPE CANYON TOUR (www.antelopecanyon.com/italian.html) con cui abbiamo prenotato il giro delle 11.30. Il prezzo è stato di 46 U$D a testa prenotato ad aprile. Mentre attendiamo facciamo un giro e ci prendiamo un caffè. Alle 11,30 saliamo su delle grandi jeep 4×4 che portano circa 15 persone cadauno e partiamo per l’ingresso all’antelope Upper. Pensavo fosse più corto il tragitto invece ci impieghiamo una buona mezz’ora prima di arrivare all’ingresso. Lasciata la strada asfaltata le jeep hanno preso il letto del fiume dove la sabbia è molto alta ed onestamente senza questi mezzi sarebbe impossibile transitare (a meno di non andarci a cavallo). Arrivati all’entrata la nostra guida ci riunisce ed incominciamo ad entrare in questo cunicolo molto stretto.
Ora capisco perché in caso di pioggia qui non si può entrare…si farebbe la fine dei topi. In molti punti lo spazio è molto esiguo e si passa a stento uno per volta. Lo spettacolo però è meraviglioso. I giochi di luce che il sole contrastando la roccia riesce a riflettere sono unici. Si passa dal viola, al granata, al rosso, al giallo, stupendo. L’unica cosa è che qui i tour operator che organizzano il tour sono diversi e si susseguono uno dopo l’altro. Ecco il motivo per cui praticamente si ha pochissimo tempo per fare le foto.
Accidenti. Il giro dura una mezz’ora circa ed è veramente bello e stupendo. Nel ripercorrere il tragitto a ritroso riusciamo a trovare un po’ di tempo per fare qualche foto in libertà. Alla fine veniamo riportati alla base dove arriviamo alle 13 circa e dove il cielo diventa nero scuro minacciando un bel temporale. Ci diciamo di essere stati fortunati perché i giri del pomeriggio credo siano a rischio e perché, senza sole, anche lo spettacolo dell’Antelope Canyon sarebbe molto ridimensionato. Per mangiare decidiamo una pizza da PIZZA HUT. Buona…tutto sommato buona. Sono ormai quasi le 14.30 e così proviamo ad andare in hotel a vedere se ci danno comunque la stanza. L’hotel scelto è l’HOLIDAY INN PAGE LAKE POWELL (http://www.hiexpress.com/hotels/it/it/page/pagaz/hoteldetail) che si trova al 751 SOUTH NAVAJO DRIVE . La receptionist è molto gentile e ci fornisce anche una piccola busta con dentro gadget e piantine della città. La stanza è molto ampia, grande e confortevole. Grande anche il bagno. WiFi gratuito senza limitazioni. Prezzo 83 U$D a coppia a notte con colazione. VOTO 9. C’è anche la piscina ma sinceramente il tempo non mette voglia di utilizzarla.
Il tempo di una rinfrescata e decidiamo sul da farsi. Non avevamo programmato nulla anche se una mezza idea già l’avevamo. Decidiamo cosi di andare a vedere il Lake Powell. Ho letto pareri discordanti sia su Page che sul Lake Powell. A molti sono piaciute entrambe e ad altri invece per niente…ad altri ancora non è piaciuta Page mentre invece è piaciuto il Lake Powell. Io posso dirvi che Page non è granchè ma che tutto sommato non è proprio malvagia. Certo, vive sull’Antelope Canyon e sul Lake Powell. Prendiamo la strada per andare al Lake Powell e dopo circa 10 minuti di strada arriviamo nei pressi della Glen Canyon Dam, la grande diga sul Lake Powell.
Parcheggiamo l’auto e, grazie al passaggio pedonale che c’è sul ponte, lo attraversiamo per fare qualche foto. Intanto il cielo si è aperto e così è tornato il sole. Facciamo le nostre foto e godiamo anche del panorama che dal ponte si vede del Lake Powell. Torniamo alla nostra auto e ci dirigiamo verso Lake Powell. Ad un certo punto si incontra un bivio non le indicazioni di Wahweap Marina e dopo circa 500 metri un bel casello..??? Cosa??? Non ci sono in autostrada… e si..per andare a vedere il Lake Powell bisogna pagare. Sono 8 U$D ed il biglietto vale una settimana. Tutto sommato non tanto…se si resta una settimana. Questo probabilmente perché vogliono tenere il più lontano possibile forse i turisti giornalieri.
Comunque, paghiamo ed entriamo. Arriviamo a Marina che altro non è che alcuni resort con annesso porticciolo. Qui si affittano le barche che sono delle vere e proprie case galleggianti. Più avanti scorgiamo la gente che fa il bagno e le nostre donne (manco fossero dei pesci….) ci chiedono di fermarsi e scendere. Posteggiamo l’auto e scendiamo in questa che è una vera e propria spiaggia di sabbia. C’è diversa gente che fa il bagno.
Purtroppo, o per fortuna, non siamo attrezzati con il costume ma le donne ne approfittano comunque per bagnarsi almeno i piedi. Sorpresa…Contrariamente a quanto si poteva pensare ed a differenza dei nostri laghi, l’acqua è calda…ma calda sul serio… Ci prendiamo gli “insulti” delle mogliettine…. Ma ci fermiamo un po’…tanto abbiamo tempo. Nel tornare ci fermiamo in un paio di altri view point per fare qualche foto. Ecco il lago tutto sommato non è male. Certo, credo che la bellezza migliore si ha affittando una barca e navigandolo per vedere scorci che dalla strada sono invisibili, anche perché il lago è immenso lungo quasi 300 km. Torniamo verso il nostro hotel per uscirne più tardi per andare a mangiare. Mi ero segnato questo locale ed avevo promesso a cognato e donne, esperti ballerini, di portarli. Il locale è il KEN’S OLD WEST RESTAURANT al 718 Vista Avenue (http://www.kensoldwest.com/) Il locale, in tipico stile western, è veramente carino.
La signorina che prende le nostre ordinazioni è molto carina…così carina che appena ci porta le birre non trova di meglio che versarmene una addosso…..ma chi se ne frega…siamo in ferie…Poverina..è più mortificata lei che io *********…. Ci mangiamo la nostra bella bistecca alla griglia con patatine e birra. A buffet (quanti giri si vuole). La nostra spesa è di 25U$D a cranio. Alle 21 circa si anima il locale con un complesso che suona musica country e gli ospiti ne approfittano per ballare. Io vengo relegato dal trio infame di cognato, cognata e moglie, ad accudire l’attrezzatura fotografica…mentre loro vanno in pista a scatenarsi. Forse presi da qualche rimorso di coscienza o più semplicemente dal fatto che le chiavi della macchina le avevo io, tornano indietro dopo una mezzo’ora circa ed andiamo tutti a sederci al bar per ascoltare ancora un po’ di musica. Il fatto di avere due gemelle spesso non passa inosservato ed ecco che una coppia di signori ci chiede appunto informazioni e scambiamo così quattro chiacchiere (quattro è proprio il numero giusto visto il mio scarso inglese). Riusciamo così a capire che hanno anche loro due figlie gemelle e ci fanno vedere le loro foto (25 anni). Dopo qualche canzone ancora decidiamo di andare a dormire….domani ci aspetta un’altra bella sfacchinata….
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20 AGOSTO
La colazione all’Holliday Inn è veramente abbondante e, visto anche il tragitto che ci attende, ne approfittiamo. Prima di imboccare la strada per Las Vegas dobbiamo però andare a vedere lo Horseshoe Band. Praticamente quel punto del fiume Colorado che forma una sorte di ferro di cavallo visto in tantissime immagini. Dista pochissimo da Page, 4-5 km, basta prendere la statale 89 e si troverà l’indicazione del parcheggio sulla destra. Si percorrono 10 minuti in salita e poi….20 minuti in discesa che, ovviamente, ritornando saranno al contrario. Vi assicuro che con il caldo anche alle 9 del mattino si fanno sentire eccome.
Lo spettacolo merita eccome…. Ora qui si apre la diatriba su quando andare per fare le foto migliori con la luce migliore. Sinceramente non so cosa dirvi. Ho visto foto stupende fatte al tramonto con il sole contro ed altre fatte a mezzogiorno con il sole in picchiata…altre fatte all’alba…. Credo dipenda soprattutto da cosa uno desideri. Noi abbiamo preferito farle al mattino con il sole ancora ad est… Comunque da fermarci una mezz’ora…ci siamo fermati oltre un’ora…. Per fortuna proprio in cima alla salita c’è un piccolo bersò dove riposarsi cinque minuti…e vi assicuro che servono. Arrivati alla macchina ripartiamo con destinazione Las Vegas. Sbagliamo strada e così alla fine la allunghiamo un po’. Ci fermiamo a mangiare in un locale sulla strada a Kingman. Poco prima di Las Vegas sulla strada vediamo la Hoover Dam una enorme diga sul fiume Colorado al confine tra Arizona e Nevada. Usciamo dall’autostrada e ci fermiamo a vederla.
Bella imponente sicuramente. Dopo questa pausa torniamo all’auto e ci dirigiamo verso il nostro hotel a Las Vegas. Prima di capire dov’è l’entrata facciamo 2-3 giri dell’isolato o dell’hotel stesso. L’Hotel che abbiamo scelto è l’Excalibur un hotel stile Neuschwanstein. Percorrendo la strada per arrivare l’hotel cominciamo a vedere la maestosità degli alberghi circostanti. Ecco quindi che ammiriamo il New York, il Mandalay, Il Luxor, l’MGM, tutti enormi. Una volta individuata l’entrata dell’Excalibur, lasciamo la nostra auto ed entriamo nella hall….e subito si spalancano gli occhi.
Accidenti…ma quanto è grande. Capiremo poi che qui gli hotel sono tutti così. Impieghiamo poco meno di 10 minuti per fare il check-in e saliamo nelle nostre camere: 18 piano stanza 2508 e 2504…
Entriamo…stanze enormi con doppio letto matrimoniale…bagno grande….insomma una signora stanza. http://www.excalibur.com/it/. La stanza è costata la “bellezza” di 35 U$D a camera a notte (no colazione, no wifi). Qui a Las Vegas le camere negli hotel costano veramente poco..in pratica sperano negli incassi al Casinò e bar. Ora facendo un rapido conto….il nostro hotel ha circa 4000 camere….alla faccia…..Il tempo di una veloce doccia e subito fuori…. In strada c’è un’afa assurda…negli hotel l’aria condizionata è al massimo…insomma occhio a non prendersi un accidente… E’ quasi ora di cena ed così, per non perdere troppo tempo decidiamo di andare al Mc Donald proprio vicino all’hotel. Dopo cena facciamo un piccolo giro giusto per capire che Las Vegas è un luna park a cielo aperto. Vediamo così che al New York ci sono le montagne russe che entrano direttamente in hotel. Ogni albergo è immenso, con un proprio casinò immenso, con propri negozi e ristoranti (immensi)..insomma.. tutto immensamente immenso…un vero tripudio alla megalomania americana.
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21 AGOSTO
Oggi sveglia con tutta calma…tanto passeremo la nostra giornata interamente a Las Vegas…dentro e fuori da hotel ed attrazioni. Scendiamo nella hall e subito ci viene da ridere. Gente con facce sconvolte dal sonno sono attaccate alle slot machine (probabilmente hanno fatto qui notte e lo si capisce anche dalle cicche di sigarette nel portacenere affianco). Noi non siamo giocatori e quindi non mi permetto nemmeno di giudicare. Le cose che però ci hanno colpito, e che già ieri sera avevamo notato, sono due: la prima è che qui in nessun hotel e nemmeno in strada vi sono orologi; non devi capire che ora è, devi giocare, bere, giocare e bere, e giocare e bere, ecc….; la seconda è che in tutti i bagni dai lavandini esce acqua calda…ma proprio calda… forse perché non vogliono che tu beva l’acqua potabile ma ti serva del bar dell’hotel?? Quanto spreco.
Facciamo il biglietto bus valido per una giornata (3 USD) in maniera da poter girare come vogliamo.
E cominciamo il nostro giro. Il nostro hotel, l’Excalibur, si trova a sud della strip di Las Vegas (la strada principale che taglia in due la città da nord a sud). Dopo di noi ci sono solo il Mandalay ed il Luxor. Optiamo per il Luxor, questo hotel a forma di piramide. Di notte dalla sua sommità parte un potente fascio di luce visibile a km di distanza. Dentro è proprio un susseguirsi di negozi. Dopo il Luxor prendiamo il bus ed andiamo a nord; l’idea è quella di fare colazione e poi scendere facendo il lato destro e nel pomeriggio il lato sinistro. Con il bus scendiamo al Fashion Show, una sorta di centro commerciale a nord sormontato da una vela ed andiamo a fare colazione da Starbucks. Tutto sommato siamo sempre andati sul sicuro con Starbucks, sia per quanto il caffè (italiano) sia per quanto riguarda il cappuccino. In questi mega hotel ci sono diverse attrazioni, spesso che danno direttamente sulla strada. Informatevi sugli orari in maniera da prendere i posti migliori perché, soprattutto alla sera, vi assicuro che sono molto gettonati in quanto anche molto belli. Ecco così che vediamo lo spettacolo dei pirati al Treasure Island.
Molto bello e suggestivo con stupende ragazze ed un galeone che affonda. Bello. Proseguiamo poi nel nostro tour e così vediamo nell’ordine il Mirage, il Cesar Palace, Bellagio, il Montecarlo, il New York. Cosa dire??? Tutti sono immensi. Tutti dentro hanno negozi non proprio alla portata di tutte le tasche e quindi dobbiamo anche “frenare” la voglia di shopping delle nostre donne. Il Cesar è molto bello con queste enorme scalinate in marmo. Il New York presenta grattacieli enormi con una riproduzione (non tanto in miniatura) del ponte di Brooklyn. Dall’interno dell’hotel parte una corsa mozzafiato stile montagne russe molto bella.
Mangiamo qualcosa al Mc Donald e poi ripercorriamo la stessa strada ma dal lato opposto. Entriamo all’MGM (purtroppo il davanti è in rifacimento e quindi le foto non sono granchè) dove un bel ristorante in tema foresta tropicale con animali (ovviamente finti) animati. Dopo l’MGM entriamo nel negozio della M&M (per la felicità di mia nipote che ha richiesto esplicitamente un gadget). Sono 5 piani tutti dedicati ai famosi confettini colorati ripieni di cioccolato…Verrebbe proprio voglia di fare una scorpacciata.
Proseguiamo per la strip guardando tutti i vari negozi. L’Hard Rock, L’Harley Davidson, fino ad arrivare al Paris. La Tour Eiffel giganteggia imponente sull’hotel insieme all’Arc de Trionphe.
Entriamo anche perché vogliamo vedere quanto costa salire sulla torre Eiffel stasera. Sono esattamente 16 U$D…però….ma comunque decidiamo che stasera lo faremo. L’interno è molto carino con tutti i negozi disposti come se si fosse nei vicoli di Montmatre con il cielo dipinto di un bell’azzurro e sotto i pilastroni della torre il casinò con tutte le sue slot e tavoli da giuoco. Dopo altri 2500 negozi (se li contavo mi sa che non sbagliavo di molto) si arriva al Venetian forse il più bel hotel, a mio modesto parere, visto qui a Las Vegas. Praticamente è una Venezia in miniatura con tanto di Piazza S.Marco con campanile e canali solcati da gondolieri americani che cantano “’O sole mio”.
L’interno poi è meraviglioso. Oltre ai già detti canali è pieno di vicoletti stile veneziano con sopra un cielo dipinto che sembra vero. Stupendo. Si è fatto quasi ora di cena e la nostra scelta ricade sull’Outback Steackhouse (http://www.outback.com/) dove un cameriere ci istruisce su cosa prendere (“lasciate fare a me” ci dice) e noi lo accontentiamo. Si presenta con 4 bistecche alte due dita con patatine, salsine, insalata e 4 caraffe di birra…..Una meravigliosa meraviglia…. La carne tenerissima e gustosa.
Il prezzo? 160 U$D..insomma non proprio a buon prezzo ma vi assicuro che sono meritati così come la mancia a Joseph. Usciamo che diluvia…porca miseria…. E come in tutte le grandi città quando piove si ferma il mondo….La strip si allaga completamente e camminare diventa problematico. Per attraversare gli incroci servirebbe un canotto. Aspettiamo all’interno di un casinò che smetta e poi decidiamo di andare al Paris per salire sulla Torre Eiffel e…noooooooooooooooooooooo le salite causa il maltempo sono annullate e non riprenderanno….porca miseria che fregatura.
Va beh…andiamo allora a vedere al Bellagio lo spettacolo delle fontane danzanti…carino, come carino è alche il successivo spettacolo al Mirage del vulcano in eruzione. Bene è la nostra ultima notte a Las Vegas e sulla parte occidentale degli Stati Uniti… e’ il momento di tirare le somme. Stupendo…tutto stupendamente stupendo… Non riesco a trovare nulla che di questa parte del viaggio non sia stata di mio assoluto gradimento. Certo la parte del leone la fanno Grand Canyon e Monument Valley ma anche San Francisco, Los Angeles e Las Vegas non hanno deluso. Las Vegas non si può descrivere. Io avevo letto tutto quanto avevate scritto ma essere è un’altra cosa. Las Vegas si vive di notte…di giorno è un’altra città. Un ultima cosa…ma quante persone lavorano a Las Vegas e soprattutto negli hotel? A domani.
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22 AGOSTO
Eccoci qui…oggi è il giorno peggiore della nostra vacanza…del nostro viaggio. Che non era giornata lo si era capito già dal mattino. Infatti avevamo programmato, visto che il nostro aereo per Toronto è alle ore 23.30, di passare la mattinata sdraiati ai bordi della piscina dell’hotel e, dopo pranzo, avviarci verso l’aeroporto passando però prima all’Outlet sud che è proprio sulla strada. Invece il tempo non è stato clemente e ci alziamo che diluvia. Decidiamo allora di prendercela con molto….ma molto….comodo e recarci in mattinata all’outlet e prendere un po’ di roba da vestire per i ragazzi. Mio cognato odia questo genere di cose….da oggi le odierà ancora di più. Prima di lasciare l’hotel però decidiamo di fare una puntatina al casinò.. Giusto per dire che c’eravamo stati ed immortalati anche da qualche foto. Accidenti…riusciamo anche in mezz’ora a vincere 125 U$D e, qui si vede il vero giocatore, decidiamo subito di intascare la vincita…..pochi…sporchi…ma subito…. Attendiamo che ci portino la nostra auto e partiamo alla volta dell’outlet. Diluvia e le strade sono allagate. Lo è anche il parcheggio dell’outlet con dei veri e propri laghi. Alla fine troviamo un parcheggio e lasciamo la nostra auto. Per non rischiare, ed anche perché gli zaini pesavano molto, spostiamo il tutto nel bagagliaio…forse proprio questa nostra azione non è sfuggita a qualcuno. Sta di fatto che dopo un paio di ore torno alla macchina per lasciare alcuni pacchetti e gli ombrelli che…trovo la macchina aperta…NOOOOOOOO…..ci hanno rubato tutto… 3 macchine fotografiche….3 videocamere…un notebook ……oltre ad una valigia…… Non vi dico il nostro morale dov’è finito da quel momento. Non avevamo più foto né film…del nostro “Viaggio della vita”. Ho cercato di raccogliere un po’ di idee (difficile in quel momento) e ci siamo avviati all’aeroporto. Lì abbiamo consegnato l’auto spiegando anche dell’incidente avuto alla Monument Valley e, dopo che l’addetto ci dice che non abbiamo nulla da pagare, ci dirigiamo verso il terminal. Mio cognato non parla più….mia moglie e mia cognata pure…. Capisco mio cognato, aveva acquistato la macchina fotografica nuova proprio per questo viaggio. Se fosse possibile vorrebbero tornare a casa….. Io rispondo che non ci penso nemmeno….E’ successo…siamo stati dei cog…ni noi e basta….ma io il viaggio lo porto a termine…alla faccia loro…. Ne approfitto così per andare all’ufficio della polizia per sporgere denuncia. Non vi dico le comiche….per fare la denuncia abbiamo impiegato solamente 2 ore……ma alla fine ci riesco. Facciamo il check-in e ci portiamo verso il gate. Devo mangiare qualcosa se no, visto il mio problema, vado in ipoglicemia…. Con mia moglie quindi andiamo verso un bar “italiano”. Prendo un paio di piadine e poi chiedo un caffè espresso “single” e qui cominciano le risate. La signora che ci serve chiede ad un’altera come si fa a fare il caffè espresso; le fornisce le spiegazioni e torna con un latta da 25 kg di caffè in grani ILLY…”bene” mi sono detto”almeno il caffè è quello buono”. Nel mettere la latta sopra la macchina del caffè gli cade per terra…le comiche…. Dopo averlo raccolto fa il primo caffè che mette dentro un bicchiere della Coca Cola..mi si avvicina e mi dice:” This is short?” “Yes, it’s very espresso short. Thanks”. Lei mi sorride torna alla macchinetta e mi riempie il bicchiere della Coca Cola di caffè schiacciando almeno 20/25 volte il tasto espresso. Io e mia moglie, intuendo quello che stava accadendo, cominciamo a ridere. Dopo qualche minuto torna..e mi da il bicchiere e mi dice “this is very strong” ….. CERTO PORCO MONDO SE ME LO FAI DI 25 CAFFE’ ALTRO CHE VERY STRONG….Torniamo alle nostre poltrone e comincio a guardarmi sul cellulare le foto che avevamo fatto…le uniche che ormai ci erano rimaste…. Alle 23,30 prendiamo il nostro aereo…destinazione TORONTO…insomma una pessima giornata.