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UNITED STATE OF AMERICA

New York & Washington - 4^ parte

L’aeroporto La Guardia, secondo aeroporto internazionale di New York dopo il JFK, è proprio costruito artificialmente sull’acqua della Flushing Bay..molto suggestivo l’arrivo. All’aeroporto solita trafila doganale; anzi…molto più lunga che non in California. Usciamo infatti che sono le 17,30…pieno caos e le strade sono intasate. L’aeroporto La Guardia non è servito dalla metropolitana e pertanto per andare al nostro hotel ci siamo serviti del servizio della NY Airport Service (http://www.nyairportservice.com) dove con un pulmino da 9 persone e per la somma di 13 U$D a testa ci hanno portato a Manhattan. L’hotel scelto è stato il Pennsylvania (http://www.hotelpenn.com/) all’angolo tra la settima e la 33^.
Il costo è stato di 98 U$D a coppia (no colazione, no WIFI). Subito impressiona il caos che caratterizza questa zona. Siamo in pieno centro di Manhattan con la fermata della metropolitana linea 1 e la stazione delle ferrovie praticamente sotto l’hotel. Insomma siamo ben serviti. Entriamo nella hall dell’hotel che è enorme e molto bella. Il check-in dura poco meno di 10 minuti e siamo subito in stanza. Uscendo dall’ascensore il primo colpo d’occhio non è piacevole.

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Più che un hotel sembra un carcere con questi corridoi lunghi e tetri e le porte delle camere spesse come portoni. Su ogni porta c’è scritto che la stessa è del 1912…beh..potrebbero anche cambiarle. La stanza è molto ma molto grande ma anche molto buia e così accendiamo tutte le luci per vederci qualcosa. E’ però pulita e questo è quello che conta. Il bagno…nota dolente…anche la vasca deve essere quella del 1912 tant’è usurata…..Comunque, una doccia veloce e giù in strada per andare a mangiare qualcosa ed ovviamente ripieghiamo sul classico McDonald vicino all’hotel. La prima cosa, dopo il caos automobilistico, che salta all’occhio è la puzza di mangiare etnico….insopportabile…Odore di fritto, di kebab, ecc. ad ogni angolo di strada…no non mi piace. Altra cosa che notiamo è che mentre in California il pedone era sacro, qui invece c’è il gioco del “Prendi il pedone”. I pedoni passano con il rosso ai semafori e le auto, soprattutto i taxi, fanno di tutto per beccarli in pieno…. Dopo il nostro hamburger un giro gusto per digerire e capire dove siamo e così andiamo sulla 5th. Che caos…che casotto….camminiamo un po’ a zonzo…compriamo qualche souvenir carino e poi a nanna……

 

 

27 AGOSTO


Eccoci quindi a New York. Il tempo purtroppo non prevede nulla di buono. Intanto cominciamo ad andare a fare colazione che è importante. Bene la nostra scelta che si rivelerà azzeccata e che servirà per tutti i giorni seguenti, ricade sul CAFE’ “R” sulla 32^ a 50 metri dal nostro hotel Si tratta di un locale molto grande gestito da sudamericani dove fanno di tutto. Dai piatti già pronti (insalate, frutta, giapponese, cinese, carne) a piatti cotti al momento (carne, pizza, panini, hamburger, orientale, indiano, pasta) oltre a piatti al buffet (pasta, carne, verdure). Insomma ci siamo trovati molto bene ed abbiamo mangiato (visto che la metropolitana è molto vicina) sia a pranzo che a cena per tutto il soggiorno.

 

Un piatto ENORME di patatine con petto di pollo o braciola di maiale alla griglia fatta al momento per due persone con bere costava mediamente 9 U$D. La colazione con cappuccino e muffin enorme….4 U$D. Insomma, io ve lo consiglio anche per l’ampia scelta di piatti. Fatta la nostra colazione andiamo a prendere la metropolitana e decidiamo di andare a fare il giro in battello alla Statua della Libertà, incrociando le dita per il tempo. Facciamo l’abbonamento alla metrocard (27 $ il settimanale …assolutamente consigliato) ed andiamo a ritirare il nostro NYCITYPASS http://it.citypass.com/new-york. Si anche qui abbiamo fatto il citypass. Sono 68 euro spesi bene. Nel pass sono compresi il giro in battello per la Statua della Libertà e Ellis Islands, la salita all’Empire Building ed al Top of the Rock, ecc. Insomma, tutto il necessario. Con la metropolitana, linea 1, scendiamo, sbagliando, alla fermata Rector non avendo proprio presente dove prendere il battello. Sta di fatto che ci facciamo tutta la passeggiata lungo la baia per poi arrivare, finalmente al battery park. Le misure di sicurezza sono impressionanti. Non ho mai visto tanta polizia come in giro per New York. Polizia ad ogni fermata della metropolitana, ad ogni incrocio, ad ogni monumento. Onestamente non so dire se è sicurezza o paura che possa capitare ancora un altro 11 settembre…Io sono più propenso per la seconda. Comunque ben venga. Passiamo i controlli “aeroportuali” e prendiamo il nostro battello. In 10 minuti siamo alla Statua della Libertà. Lo skyline di Manhattan è stupendo anche con le nuvole. Si vede la Freedom Tower, la torre eretta al posto delle torri gemelle, e tutti gli altri grattacieli. Ragazzi sono a New York. Mi vengono in mente i miei genitori…Che emozione. Fotografo la statua con il cellulare da ogni angolo di vista. Scendiamo sull’isola e ne facciamo il giro.

 

Foto, foto, foto….della Statua, di Manhattan, Ellis Island, ecc…..Il cielo è di fatto nerissimo e secondo me è meglio se ci accingiamo a tornare al battello. Giusto il tempo di salirci sopra che si scatena un vero e proprio uragano. Si tratta di Isacc, l’uragano che ha fatto veri disastri a New Orleans ed in Lousiana. New York per fortuna verrà interessata solo da una piccola “coda”. Sta di fatto che sul battello restiamo circa un’ora…nessuno vuole scendere…Il diluvio universale. Alla fine scendiamo al battery che piove discretamente ma non diluvia….tempo mezz’ora e torna il sole. Andiamo un po’ in giro per la città a zonzo per poi decidere alla fine di attraversare in metropolitana il ponte di Brooklyn. Prendiamo la linea 2 della metropolitana e scendiamo a Clark. Facciamo 300 metri e davanti, è già tramontato il sole, abbiamo uno spettacolo meraviglioso con lo skyline di Manhattan completamente pieno di mille lucine. E’ uno spettacolo impareggiabile.

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Restiamo a guardare ed a fare le foto per poi dirigerci verso il Brooklyn bridge Park da dove vediamo l’omonimo ponte visto come nelle famose gomme da masticare. Restiamo ancora un po’ a guardare e poi prendiamo la metropolitana con destinazione Time Square. La piazza è in sostanza il cuore notturno di New York. Gente di tutte le razze e colori si danno appuntamento in questa piazza che è praticamente illuminata a giorno dai grandi pannelli pubblicitari. Vediamo anche la famosa sfera che il sindaco di New York alla mezzanotte del 31 dicembre attiva per ufficializzare l’inizio del nuovo anno. Ogni tanto viene attivata una web cam indiretta sulla piazza ed anche noi, come quasi tutti, ci mettiamo in mostra come i più classici dei turisti. Si è fatto tardi….meglio andare a nanna….Buona notte New York….

 

28 AGOSTO


Dopo la nostra colazione al Cafè “R” prendiamo la metropolitana ed andiamo a Ground Zero. Abbiamo infatti prenotato la visita (http://www.911memorial.org/) obbligatoria e gratuita per le 10,00. Arriviamo in largo anticipo e così facciamo un giro andando a vedere la Saint Paul Church. Mamma mia quanta polizia. Ad ogni angolo polizia…polizia…polizia… Alle 10, dopo i controlli “aeroportuali”, entriamo a Ground Zero….

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Guardo le due vasche con i nomi dei quasi 3000 morti di quel maledetto 11 settembre….rivivo praticamente quella giornata…ricordo che ero al lavoro…tutto si è fermato…sono tornato a casa ed ho passato le restanti ore a guardare tutti i canali televisivi possibili sperando forse che tutti si stessero sbagliando…restavo a guardare in silenzio..non volendo credere a ciò che vedevo…E’ la stessa cosa che ho fatto qui…sono stato in silenzio…ho riflettuto…ho pregato qualcuno affinchè non si possa più ripetere un 9/11…. Qui esula dall’essere credente o meno…dall’essere americano o enti americani. Sta di fatto che 3000 persone (INNOCENTI) sono comunque morte senza chiederlo …. Almeno il silenzio mi sembra doveroso. Praticamente passiamo la nostra mattinata qui. Dopo Ground Zero andiamo nella vicinissima Wall Street…Facciamo le foto a quella che è considerata, a torto o a ragione, la borsa mondiale dell’economia. Ovviamente non può mancare il toro….

 

Dopo pranzo andiamo al Central Park, il polmone verde di New York. Non ha niente a che vedere con il parco di Monza, però è molto carino e tenuto molto bene. All’interno ci sono addirittura diversi campi per giocare a baseball. Il parco è pieno di gente che fa footing, di nonni e nonne con i passeggini.

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Molto bello il Belvedere Castle da cui si può vedere ampi scorci del parco. Cerchiamo la stua di Balto, il cane dell’omonimo film, e facciamo le consuete foto. Poi costringo il parentame alla ricerca obbligata di “IMAGINE” il simbolo dedicato a John Lennon.

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Una volta trovata e fatte le foto proseguiamo per il Rockfeller Center….vediamo la famosa pista per il pattinaggio sul ghiaccio (onestamente me l’aspettavo più grande)…e cominciamo la nostra salita al Top Of the Rock. Il biglietto è compreso nel citypass. Saliamo in cima dopo una coda di oltre mezz’ora…ma la coda vale la pena. Sopra il teatro apre il meraviglioso spettacolo a 360° su Manhattan e New York. Passiamo circa un’ora a guardare ogni guglia dei grattacieli, la Statua della lIbertà, l’Empire, il Chrysler, ….

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Prima di cena andiamo alla Penn Station, proprio di fronte al nostro hotel, per stampare i biglietti ferroviari che domani ci porteranno a Washington….domani sveglia presto e quindi…a nanna presto…..

 

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29 AGOSTO


Stamattina la sveglia suona presto…molto presto…alle 5.30 abbiamo il treno che ci porterà a Washington. Per fortuna il treno parte proprio dalla stazione ferroviaria di fronte al nostro hotel. A differenza di quanto accade in Italia, qui la segnalazione su quale binario sarà il nostro treno viene indicata 10 minuti prima della partenza e si accede solo ed esclusivamente se in possesso del relativo biglietto. Nel frattempo facciamo colazione. Dunque partenza in perfetto orario alle 5.30 ed arrivo previsto a Washington alle 8.45….costo 98 $ a testa andata e ritorno (wifi su tutto il treno) acquistato online sul sito della Amtrak (www.amtrak.com). Le carrozze sono comode ed i posti discretamente grandi. Durante il tragitto passiamo per Philadelphia..e vediamo qualche grattacielo. L’arrivo è in perfetto orario alla stazione Union Station. Prendiamo la metropolitana perché la nostra prima meta è la Cattedrale di Washington e per arrivarci bisogna prendere metro e bus. Attenzione, l’abbonamento che viene fatto per la metro non comprende le linee bus di superficie. Ecco quindi che ogni corsa bus sono 1,80$. Comunque…la metropolitana è nuova e si vede. Le stazioni sono molto molto grandi ma anche molto buie… Scendiamo alla stazione di Dupont Circle e poi andiamo in Massachusetts Avenue NWa circa 50 m e prendiamo il bus N (o anche N4-N2) fino all’incrocio tra Cathedral Avenue NW e Wisconsin Avenue NW tempo di percorrenza circa 30 min.

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La Cattedrale è veramente bella. Si erige sopra una collinetta ed è completamente bianca. La Cattedrale è la sesta più grande al mondo. L’apertura è alle 10 e così facciamo un giro dell’isolato. Questa zona è veramente molto carina, piena di verde con villettine basse monofamiliari e senza recinzione…cosa che per noi è molto strana. Alla 10 entriamo nella cattedrale. L’entrata è ad offerta libera. Facciamo il giro delle navate e devo dire che è molto ben curata. Dopo la Cattedrale il nostro giro prevede la visita all’ Iwo Jima ed al Arlington Cemetery. Dalla Cattedrale prendiamo in Wisconsin Avenue NW e prendere il bus 31 fino alla fermata della Metro Foggy Bottom e po la Metro arancione fino alla fermata Rosslyn per poi proseguire a piedi fino Iwo Jima Memorial tempo impiegato circa 45 min.

 

Il monumento dell’Iwo Jima me lo aspettavo molto più piccolo invece è molto grande. E’ il monumento della guerra in Vietnam. Da cui a piedi, molto vicino, andiamo a cimitero di Arlington. Accidenti quant’è grande. Un’intera collina dedicata a tutti i caduti in guerra americani. Ovviamente andiamo a vedere la tomba di uno degli uomini più importanti al mondo JF Kennedy.

 

Il cimitero sorge su una collina dalla quale si ha una bellissima veduta di Washington coni suoi monumenti, il Pentagono, l’obelisco, il Lincoln, l’US Capitol. Unica pecca da qui a Washington city non c’è un solo mezzo per cui…bisogna scarpinare e sono circa 3 km…insomma una bella passeggiata. Passiamo il Potomac che oltre a tagliare la città in due segna il confine anche tra gli stati di Disctrict Of Columbia e la Virginia. Attraversato il ponte è ora di pranzare con qualcosa e decidiamo per un hamburger in un chiosco all’aperto. Al tavolo vicino al nostro uno scoiattolo è salito sulla sedie e viene rifocillato con delle patatine. Una meraviglia..si sta bello tranquillo sulla sedia con la sua patatina da sgranocchiare.

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Dopo il pranzo proseguiamo per il Lincoln Memorial dove facciamo le foto di rito. Proseguiamo poi per il Memorial alla Guerra del Vietnam, dove praticamente ci sono tutte le bandiere degli stati che compongono gli Stati Uniti D’America con una bella fontana nel mezzo e l’obelisco.

 

Alla sinistra dello stesso c’è la White House, la Casa Bianca (abbiamo fatto altro 3 km a piedi). Sul tetto si vedono i tiratori scelti che presidiano l’area e tutt’intorno polizia in assetto di guerra.

 

Da qui andiamo a prendere la metropolitana per scendere poi all’US Capitol. E’ veramente molto grande e merita le foto.

 

E’ impressionante vedere lo spiegamento di forze ad ogni angolo. Washington mi è piaciuta molto. C’è molto verde e mi sembra, nonostante sia una capitale, molto a “misura d’uomo”. Oggi non abbiamo camminato quasi per niente e così andiamo alla stazione ferroviaria a piedi….alle 18.00 abbiamo il treno di ritorno. Il treno parte in orario ma…dopo 5 minuti torna indietro in retromarcia….si non mi era mai capitato…eravamo ormai fuori stazione da un pezzo ed è tornato indietro…Si parte con mezz’ora di ritardo…e si arriva così a New York che sono quasi le 22. Andiamo a mangiare e poi a nanna…siamo un po’ stanchi….

 

 

30 AGOSTO


Giornata interamente dedicata a New York. Stamattina decidiamo di vedere lo skyline di Manhattan da Brooklyn al mattino. Ve lo consiglio se volete avere il favore del sole. Premesso che a tutte le ore del giorno e della sera ha il suo fascino, al mattino avete il sole alle spalle, nel pomeriggio o al tramonto lo avrete di fronte per delle foto da cartolina… Comunque scendiamo come l’altra sera a Clark ed in 5 minuti vediamo lo skyline. Bellissimo.

 

Facciamo le nostre foto e poi andiamo al Brooklyn bridge Park e rifacciamo le stesse foto ma questa volta con il sole. Decidiamo poi di attraversare il ponte a piedi. Il Ponte di Brooklyn è possibile visitarlo per tutta la sua lunghezza a piedi, grazie alla passerella di legno sopraelevata che passa sopra le corsie riservate alle automobili.

 

A Brooklyn l’entrata pedonale si trova in Tilary Street. Da un’entrata all’altra sono circa 2,36 km, insomma una bella passeggiata ma ne vale la pena. Ah, dimenticavo una cosa….ATTENZIONE AI CICLISTI…sembra che qui il ponte lo abbiano preso per un velodromo e passano a tutta velocità. Una volta attraversato il ponte ci dirigiamo verso l’eliporto. Si i miei ragazzi per il compleanno mi hanno regalato un giro in elicottero su Manhattan. Carini vero??? Non viene anche voi il dubbio che era invece un incentivo all’eredità? Scherzo…Grazie ragazzi. Il giro lo faccio da solo, gli altri HANNO PAURA…. E così mi fanno praticamente salire all’istante. L’elicottero è un 8 posti molto confortevole con sedili in pelle. Bello. Vai si parte….l’emozione è veramente tanta. L’elicottero non lo avevo mai provato e devo dire che è molto piacevole.

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Passiamo sopra la Statua della Libertà e percorriamo Manhattan sino allo stadio del baseball dei New York Jets (grandi) per poi ritornare indietro. Il volo è durato circa 15 minuti ed è costato 175 $ compreso di assicurazione. Si insomma, capisco che è una bella cifra però…ne è valsa la pena…. Grazie ancora ai miei ragazzi. Mia moglie ha detto che avevo la faccia di un bambino che scendeva dalle giostre. Dopo il nostro pranzo andiamo alla tramvia che porta a Rossvelt Island. E’ una teleferica che collega Manhatan a Roosvelt Island.Si prende alla Tramway Plaza ed è valido il biglietto della Metrocards.

 

Su Roosvelt Island c’è un ospedale. Beh..insomma alla fine non ce l’ho più fatta..nel senso che il mio cellulare cominciava ad avere la memoria piena ed allora mi sono comprato una macchina fotografica….si lo so..potevo farlo anche prima….Me l’ha già detto mia moglie…non rimproveratemi anche voi. Ci restiamo quindi molto poco e torniamo verso Fifth Avenue. Moglie e cognata si sono messe in testa di cercare a tutti i costi il negozio di Tiffany…Mi viene subito la tentazione di chiamare al lavoro per far bloccare la carta di credito della consorte…poi desisto e decido invece di marcarla stretta stretta a uomo come fossi Bergomi al mondiale di Spagna 1982.

 

Alla faccia del negozio…..potevano dirlo che sono 5 piani. L’energumeno alla porta ci apre sorridendomi..sembra quasi che mi voglia invitare a scappare finché sono in tempo. Per fortuna i prezzi sono impossibili (ma chi è che aveva detto che da Tiffany c’è da risparmiare???) e così quando arriviamo alla porta e l’energumeno di prima vede che non abbiamo alcun pacchettino…ci dice di aprirci la porta da soli… Beh…qui vicino che anche l’Apple Store…e qui sono io che mi ci ficco dentro…. Anche qui i prezzi sono però molto simili all’Italia e quindi perdo ogni velleità spendacciona. Alle 18 circa decidiamo di fare la salita sull’Empire State Building…in maniera da vedere tramonto e luci notturne…Non abbiamo però fatto i conti con la coda e così quando siamo in cima il sole è già tramontato.

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Sembra che tutti abbiano avuto la nostra idea e cosi ora aspettano l’imbrunire. Resto in attesa di un posto in prima fila che alla fine riesco ad ottenere, senza poche discussioni, mezz’ora dopo. Attendo che cali la sera e poi….vai di foto…foto…foto…. Dopo la discesa decidiamo di andare in Times Square dove dare fondo a qualche soldo (o meglio carta di credito) per far contenti i ragazzi a casa…Ecco quindi che entriamo all’Hard Rock Cafè ed all’Aeropostal dove compriamo magliette e felpe.

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Facciamo le foto ultime alla piazza e poi rientriamo…è la nostra ultima sera a New York…e ci dispiace non poco….

 

 

31 AGOSTO


Eccoci qui…siamo alla fine del nostro…VIAGGIO DELLA VITA. Oggi abbiamo il volo di rientro su Milano alle 17,20 e quindi abbiamo quasi tutta la giornata a disposizione. Liberiamo così la camera e lasciamo le nostre valigie comunque in hotel alla modica cifra di 4$ cadauna. Facciamo la nostra colazione e poi…mare a Coney Islands. Si abbiamo deciso di passarla così. Prendiamo quindi la linea Q della metropolitana e scendiamo proprio al capolinea. Sono circa 40 minuti di viaggio.

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Usciamo dalla metropolitana e l’aria che si respira è proprio l’inconfondibile aria del mare. Le donne ne approfittano subito per mettersi sdraiate sulla sabbia mentre io e mio cognato decidiamo di fare due passi. La spiaggia è molto grande con tanto di luna park (sembra una costante negli USA). Ci facciamo tutto il lungomare sino alla punta dalla quale, secondo il mio senso dell’orientamento, dovremmo avere una veduta stupenda del ponte di Verrazzano. Sono circa 2 km su un pontile fatto di assi che onestamente meriterebbe un po’ di manutenzione. Purtroppo all’arrivo alla punta estrema abbiamo una sorpresa. Tutta la punta è off limits. Infatti è costituita da un villaggio di villette private con tanto di entrata presidiata dalla polizia. Il ponte si intravvede solo….Maledizione. Vabbè..torniamo indietro con la coda tra le gambe…

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Ne approfittiamo così per fare qualche foto in spiaggia e poi sul molo. A mezzogiorno circa decidiamo che è ora di tornare verso Manhattan. Facciamo pranzo per l’ultima volta al Cafè “R” e poi andiamo a ritirare i nostri bagagli. In metropolitana (Linea A) arriviamo sino al capolinea di Ozone Park dove con la monorotaia sopraelevata arriviamo al nostro terminal…Mamma mia quanto è grande l’aeroporto. Facciamo la nostra trafila ed imbarchiamo i bagagli. Tutti i regali (escluso il mio colettilo preso in Canada e che mai vedrà il sole italiano) li mettiamo nel bagaglio a mano. Alle 17,20 si parte e finisce così il nostro viaggio della vita. Cosa dire….a parte la disavventura a Las Vegas tutto è andato meravigliosamente bene. Abbiamo visto posti che sempre resteranno impressi nella nostra memoria….Mi sono emozionato per il Grand Canyon e la Monument Valley per poi restare a bocca aperta alle cascate del Niagara….Città meravigliose come San Francisco e Williams e Las Vegas….e poi Washington e New York dove tutto sembra più grande. ….Un ringraziamento a voi tutti del forum per i consigli ed i suggerimenti che tanto mi sono serviti…ciao a tutti.

About Me

My name is Mauro Callegari, for friends simply Kalle. Born in 1962 in Milan I have always lived in the northern hinterland and precisely in Cinisello balsamo until, in 1991, I moved to Nova Milanese. 

 

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